24 ottobre 2018

Incontro letterario tra Selma Dabbagh e Adania Shibli

Nell’ambito della rassegna Femminile palestinese, la libreria Tamu, il 24 ottobre alle ore 18,30, ospita un confronto sulla letteratura palestinese con la presenza delle due scrittrici Adania Shibli e Selma Debbagh. Modera Monica Ruocco, docente di lingua e letteratura araba dell’Università degli studi di Napoli “l’Orientale” – dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo.

Adania Shibli, nata nel 1974 nell’Alta Galilea in un villaggio all’interno del confine israeliano, oggi vive tra Berlino, Ramallah e Gerusalemme. Dopo aver compiuto studi in comunicazione e giornalismo, lavora nel campo delle arti visive e collabora con importanti istituzioni culturali palestinesi come al-Hakawati Theater di Gerusalemme e il Sakakini Cultural Centre di Ramallah. Scoperta da autori come Mahmoud Darwish, sulla cui rivista “al-Karmil” pubblica i primi racconti, Adania Shibli oggi è considerata una delle voci più interessanti della giovane letteratura dei Territori Occupati.

 

In italiano sono tradotti il romanzo Sensi (trad. di Monica Ruocco, Argo ed., 2007) e la raccolta di racconti Pallidi segni di quiete (a cura di M. Ruocco – Argo ed., 2014), oltre a pubblicazioni uscite su varie riviste letterarie. Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese e anche in ebraico.

Selma Dabbagh, nata a Dundee, Scozia, 1970, è una scrittrice britannica di padre palestinese e madre inglese. La parte palestinese della famiglia di Selma viene da Jaffa, dove suo nonno è stato arrestato numerose volte dagli inglesi per le sue opinioni politiche. La famiglia fu costretta a lasciare Jaffa nel 1948 e si è rifugiata in Siria per poi trasferirsi in diverse parti del mondo. Selma Dabbagh ha vissuto in Arabia Saudita, Kuwait, Francia e Bahrein e ha lavorato come avvocato per i diritti umani a Gerusalemme, Il Cairo e Londra. “Fuori da Gaza” (trad di B. Benini – Il Sirente ed., 2017) èil suo primo e acclamato romanzo, Guardian Books of the year per due anni consecutivi è stato tradotto in francese e arabo.