1 dicembre 2016

CUCINA E MUSICA MEDITERRANEA: Pop Palestine Cuisine e Food Sound System di Daniele De Michele, in arte don Pasta

CUCINA E MUSICA MEDITERRANEA è stata una serata bellissima, il 1 dicembre scorso al Pasolini di Salerno. Doppio appuntamento con la presentazione del libro di cucina “POP PALESTINE. Viaggio nella cucina popolare palestinese” e PALESTINE FOOD SOUND SYSTEM, lo spettacolo di cucina e musica di Daniele De Michele in arte DONPASTA. Serata piena di emozioni, di aromi, di storie raccontate fra musica e fornelli. Storie di donne, di meticciato, di migrazioni, di vita quotidiana in Palestina. 

Ovviamente rivendichiamo il nome di “Femminile palestinese” per le tagliatelle al sommacco, gamberi e cozze creato nella serata dall’equipe di chef, capitanata da don Pasta… (foto di Tamara Casula)

 

CUCINA E MUSICA MEDITERRANEA

La performance è la quinta serata dell’edizione 2016 di Femminile palestinese che si è tenuta giovedì 1 dicembre 2016, con un doppio appuntamento alla Sala Pasolini di Salerno:

1) alle 18,30 la presentazione del libro di cucina “POP PALESTINE. Viaggio nella cucina popolare palestinese” con Silvia Chiarantini, Alessandra Cinquemani e Daniele De Michele, in arte DonPasta. In collegamento audio Fidaa Ibrahim Abuhamdya.

2) alle 20,30 PALESTINE FOOD SOUND SYSTEM, spettacolo di cucina e musica di Daniele De Michele “DONPASTA”, regia, cucina e voce narrante, accompagnato dalla chitarra di Ernesto Nobili.

 

 

Nella prima parte della serata è stato presentato il libro di Fidaa Ibrahim Abuhamdiya e Silvia Chiarantini che non è solo un ricettario. POP PALESTINE CUISINE. Viaggio nella cucina popolare palestinese. Salam cuisine tra Gaza e Jenin, con fotografie di Alessandra Cinquemani (Edizioni Stampa Alternativa 2016) piuttosto è un taccuino di viaggio e di cucina in cui si spiega come preparare ottimi piatti, ma intanto si racconta la vita quotidiana e la storia di un popolo. Lo spunto nasce da un viaggio di quattro amici fiorentini che visitano la Palestina insieme a una guida speciale: Fidaa, giovane chef e blogger palestinese.

Un percorso di immagini di piatti fumanti, affollati mercati, storie di vita sotto occupazione, profumi di spezie, di caffè al cardamomo, di pita appena sfornata e di za’atar. Pop Palestine è la testimonianza di donne e uomini che in Palestina mantengono viva la propria storia e aperta la propria cucina.

 

 

Nella seconda parte della serata invece c’è stato PALESTINE FOOD SOUND SYSTEM, uno spettacolo di cucina e musica di Daniele De Michele, in arte “DONPASTA”, regia, cucina e voce narrante; musica di Ernesto Nobili

Il cibo è un concentrato di memoria, salvaguardia di un patrimonio, rappresentazioni simboliche, prisma perfetto attraverso cui osservare e raccontare i mutamenti della storia di un popolo. Perchè parlare di una ricetta significa ripercorrere la storia di chi la racconta.

Da Pop Palestine. Prefazione scritta da Daniele De Michele:
“Le ricette sono un momento di tregua, di pace prima della tempesta, dolce, malinconica, poetica tempesta, che questi avventurosi compagni di viaggio ci hanno regalato. Perché parlare di Palestina è un non senso, non ne parla nessuno in questi termini, a pochi viene in mente di considerarla meta turistica, nessuno immagina che ci sia una vita oltre la guerra, che esista una cucina che non sia da campo. E ci si ritrova piano piano immersi in un mondo inesplorato fino ad allora che diventa familiare, appassionante, pieno di umanità, di storie, di profumi.
Ci si dimentica allora delle ingiustizie, del fatto che quello è un luogo di deprivazione delle più semplici forme di diritto umano, si dimentica il processo storico assurdo che ha portato un popolo intero a scomparire, dileguarsi, perché gli equilibri del mondo non riuscivano ad assumersi le responsabilità della loro storia, dei colonialismi, dei nazismi, degli interessi economici, delle spartizioni territoriali.
La cucina rappresenta la vita quotidiana della gente, il suo stare al mondo, il suo affrontare le difficoltà e poi sedersi per un istante a rinfrancarsi e per farlo ci si mette in connessione con i propri avi, ci si siede con i propri ospiti e si preparano dolci manicaretti che rendono per un istante più bella la realtà.”

 

In questo spettacolo donpasta ha mixato il suo Food Sound System con le culture affacciate al Mediterraneo, partendo proprio dalla Palestina. Ha mescolato quindi cucina meticcia rigorosamente dal vivo, musica, racconto popolare per uno spettacolo a 360° tra il teatro contemporaneo, le favole di un vecchio cantastorie e le disavventure di un cuoco maldestro.

Tutti i sensi sono stati chiamati in causa: vista, gusto, olfatto, tatto, udito. Ogni testo, ogni parola, ha avuto un controcanto nelle immagini e nei suoni che dalla cucina raggiungevano la musica ispirando le melodie.

DonPasta può impiegare dieci ore per fare un sugo come si deve. Allora ne approfitta per raccontare storie, mentre zucchine, peperoni, melanzane fondono nell’olio e diffondono in sala odori di soffritto che risvegliano i sensi. Storie di un viaggiatore. Una sorta di road movie in cui in genere sfilano nonne ai fornelli, grandi tavolate e mercati rionali. Tuttifrutti culturale, melting pot artistico in una unione di nostalgia, speranza, riflessione, dove la cucina è cultura, profondamente ancorata nella nostra civilizzazione mediterranea.
La musica, rigorosamente dal vivo, suona verso i fornelli e i fornelli la ripagano della stessa moneta.

Dopo la presentazione del libro POP Palestine Cuisine e prima dello spettacolo di Don Pasta è stato offerto un aperitivo palestinese e a base di alici di Salerno organizzato dalla pescheria Luna Rossa di Pontecagnano.